SEGUICI SU INSTAGRAM
07 Settembre 2025 - di Marco Piasentin
La Svezia va vicinissima al colpaccio, guidando la partita per due quarti e mezzo.
Alla distanza, però, emerge la classe di Alperen Sengun: 24 punti, 16 rimbalzi e 6 assist per trascinare la Turchia alla vittoria. Bene anche Osman con 17 punti.
La Svezia, dal canto suo, porta 5 giocatori in doppia cifra e mette in campo tantissimo cuore: un cuore che, forse, avrebbe meritato qualcosina in più.
Il Portogallo regge l’urto per tre quarti con una prestazione emozionante, tenendo testa a una Germania finora inarrestabile.
Poi nell’ultima frazione arriva la spallata decisiva: parziale da 33-7 e Portogallo in caduta libera.
Schröder (16) e Wagner (16) confermano di essere i trascinatori di una Germania che ha avuto il suo spavento, ma che resta una seria candidata ad arrivare fino in fondo senza paura.
La Lituania conduce la partita dall’inizio alla fine, toccando anche il +15, mentre la Lettonia riesce a rientrare solo per 29” in parità.
Prestazione mostruosa di Porzingis con 34 punti e 19 rimbalzi, ma rimane un “losing effort”.
Per la Lituania, senza Jokubaitis, c’è la grande serata di Velicka (21 punti e 12 assist), Sirvydis (18) e Tubelis in doppia doppia da 18+12: un collettivo solido che si prende una vittoria di peso nel derby baltico.
Stratosferica vittoria della Finlandia che elimina i favoritissimi serbi.
Non bastano i 33 punti e 8 rimbalzi di Jokic: Markkanen risponde con 29 punti e 8 rimbalzi, ben supportato da altri tre compagni in doppia cifra.
Pesa tantissimo l’assenza di Bogdanovic, ma la Serbia, sulla carta molto più attrezzata, cade davanti a una Finlandia straordinaria.
Dopo essere stata sotto per quasi tre quarti, la Polonia piazza la rimonta decisiva e non si fa più riprendere.
Ancora una volta Loyd è l’eroe della serata con 28 punti, ben spalleggiato dal suo “Robin” Ponitka che chiude con 19 punti e 11 rimbalzi.
Vanificati i 20 punti di Nurkic e i 19 di Roberson, che non bastano a evitare l’eliminazione bosniaca.
UPSET INCREDIBILE! La Georgia, qualificata all’ultimo, elimina una delle grandi candidate al podio.
Decisiva la coppia Baldwin–Shenghelia, entrambi autori di 24 punti in una gara perfetta per intensità e lucidità.
Una vittoria meritatissima che ingarbuglia come non mai la corsa alle medaglie e ridisegna la mappa delle favorite.
Primo quarto da incubo per l’Italia, travolta dai 22 punti di Doncic nella sola prima frazione.
Gli azzurri faticano a contenere il fenomeno sloveno e a costruire gioco, restando sotto per oltre metà gara.
Pozzecco cambia marcia inserendo Niang e Gallinari, che guidano la rimonta soprattutto sul piano mentale: l’Italia torna a contatto, ma troppo tardi.
Doncic la chiude e gli azzurri, complici alcune scelte sbagliate nel finale, devono arrendersi.
La Grecia completa il tabellone battendo un Israele generosissimo, che ha dato ancora una volta tutto per restare agganciato al match.
Ma dall’altra parte c’è un alieno incontenibile: Giannis Antetokounmpo, devastante con 37 punti e 10 rimbalzi.
Fisicità, talento e leadership trascinano gli ellenici verso i quarti di finale. IMMENSO.